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Tortolì / Arbatax

Comuni d'Ogliastra



Tortolì (in sardo Tortuelie), è una cittadina di 10.500 abitanti capoluogo, insieme a Lanusei, della provincia dell'Ogliastra.

Fa parte della Diocesi di Lanusei (o "dell'Ogliastra"), di cui è stata sede vescovile fino al 1927.

Storia

Toponimo


L'origine del toponimo è controversa. C'è chi ha sostenuto che Tortueli fosse una corruzione di Portus Ilii (Giovanni Spano nel suo Vocabolario Sardo del 1872), cioè gli ilienses, con patronimico porticenses, del Sylpicius portus (resti sembrano siano stati trovati negli scavi dello stagno di Tortolì negli anni 1980). Altri hanno intravisto la derivazione dal termine Portu con il suffisso Elia: Portuelie (Porto di S. Elia). I pisani lo scrivevano Tortohelie.

Storia antica


Dominata dai Cartaginesi, Romani, Vandali dei Goti, Arabi e Spagnoli. Nel XII secolo è parte del Giudicato di Cagliari.
Tortolì è capoluogo della Contea di Quirra.

Storia recente


1807 diventa capoluogo di provincia di un territorio che comprende 26 villaggi.
1821 cessa di essere capoluogo di provincia e lo diventa Lanusei fino al 1859.
1824 (8 nov) viene istituita, con bolla di papa Leone XII, la diocesi d'Ogliastra.
1832 il rio Foddeddu rompe l'argine e invade il rione della Chiesa (Cattedrale) di S. Andrea.
1851 chi ammazza più passerotti ha un premio di 24 Lire, al 2° 18.
1859 entra a far parte della provincia di Cagliari fino al 1926.
1869 (aprile) chi cattura ed ammazza 1 Kg. di cavallette ha un premio di 10 centesimi. L'attività è obbligatoria, con alcuni esoneri, e chi non adempie viene denunciato al Pretore.
1869 (aprile) giunge il vaiolo, introdotto da un carcerato tradotto in Tortolì, che dissemina morte sia in loco che nel resto del mandamento .
1881 (4 giugno) inaugurazione del primo acquedotto che porta l'acqua dalla sorgente di "Fra Locci" all'attuale piazza Cavour.
1901 , autunno, a cadenza quasi settimanale, l'alluvione ha distrutto i pascoli e allagato le campagne. La disoccupazione è dilagante ed il disagio dei poveri è estremo.
1902 La paga giornaliera per scalpellini, muratori e braccianti varia per gli adulti da 1,70 a 3,50 Lire mentre per i fanciulli da 0,90 a 1,30.
1906 si da inizio alla costruzione del "ponte di ferro" sul rio Foddeddu che collega il centro verso sud.
1908 (febbraio) casi di vaiolo.
1918 (ottobre - novembre) epidemia di Influenza Spagnola con oltre 150 morti.
1926 entra a far parte della provincia di Nuoro fino al 2005.
1927 con bolla pontificia (Papa Pio XI°) la residenza della sede vescovile d'Ogliastra passa da Tortolì a Lanusei.
1930 viene costituito (con R.D. del 27 nov.) il Consorzio di bonifica e di trasformazione fondiario dell'agro.
1935 (10 giugno) visita di Benito Mussolini.
1943 (23 aprile, 13,30 circa) 18 aerei bombardano il porto ad Arbatax: 13 vittime.

Geografia


La città di Tortolì è situata nella costa centro-orientale della Sardegna ed il suo porto (Arbatax) e l'aeroporto ne permettono il collegamento con la penisola italiana e il resto dell'Unione Europea. Confina a nord con Girasole e Lotzorai, a ovest con Villagrande Strisaili e Ilbono, a sud con Bari Sardo. A est si affaccia sul mare con le lunghe e rinomate spiagge di sabbia granitica (Lido di Orrì).




Arbatax (frazione di Tortolì)

La sua primitiva popolazione è relativa ad immigrazione di pescatori ponzesi.
È presente un faro come riferimento per la navigazione che ha preso il posto di una precedente torre spagnola.
Il nome Arbatax, secondo un'etimologia diffusa, deriverebbe dall'arabo arba‘at ‘ashar (dialettale arba‘?ash), che significa "quattordici", e che potrebbe indicare la quattordicesima torre di avvistamento, simile a tutte quelle presenti nelle coste sarde (la località è in effetti caratterizzata da una "torre spagnola" tuttora ben conservata, v. foto). La difficoltà di dar credito a un tale etimo sta tutta nell'assenza di stanziamenti arabi nell'area, occupata in modo effimero dall'Amiride Mujahid al-Amiri di Denya (noto alle cronache come Mugetto o Musetto), che aveva occupato una parte minimale dell'isola nel 1015-16 (406 dell'Egira): periodo troppo breve per incidere tanto profondamente nella toponomastica sarda.
Del pari poco sicuro appare l'etimo di Assemini (che in arabo può assomigliare al numerale ordinale al-thamin che significa "ottavo").

Visita il Tou a 360° delle rocce rosse e del porto di Arbatax >

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