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Benvenuti nel Portale Ogliastra, la porta web sulla provincia Sarda dell'Ogliastra che mira a veicolare informazioni, immagini e notizie del territorio. Tutte queste nozioni sono esposte e suddivise per categorie. Si parte dalla presentazione della Provincia Ogliastra, del suo territorio e dei Comuni che la compongono, la sua storia, le sue tradizioni, le sue tipicità gastronomiche e vinicole. Particolare cura rivestono le due sottosezioni del Portale, turismo e commercio che hanno come obiettivo e missione l'essere guida on line delle strutture ricettive e dei servizi offerti al turista il primo, e descrizione accurata delle attività economiche e delle realtà commerciali il secondo. Il Portale Ogliastra oltre a presentare la Provincia, vi guiderà nella ricerca di ciò che può servirvi in Ogliastra, spiegandovi come arrivare, suggerendovi cosa visitare, o semplicemente ottimizzando i tempi di ricerca di quello che state cercando. Soffermatevi e scoprirete nelle nostre pagine quante cose si possono fare ed acquistare in Ogliastra, chiedeteci di essere presenti se siete operatori commerciali affinché anche voi possiate far parte dell'Ogliastra sul web, dell'Ogliastra che lavora, che produce, che vuole crescere insieme agli Ogliastrini. La facile consultazione e l'intuitiva grafica permette di accedere facilmente a tutti i contenuti.
L'Ogliastra è una Provincia Sarda, situata nella Sardegna centro Orientale, in passato veniva anche chiamata ed individuata come Barbagia Trìgonia, forse perché vi si coltivava il grano nella parte a valle, verso il mare, da qui appunto la denominazione di Trìgonia, da "trigu" che in sardo significa grano. L'attuale denominazione "Ogliastra" potrebbe derivare da Agugliastra, parola che per la sua etimologia riconduce agli olivastri presenti in tutto il suo territorio. Agugliastra è anche l'enorme monolito che sorge sul mare davanti alla costa ogliastrina, Perda Longa, e che potrebbe avere quindi dato origine alla scelta del nome. Terra dal clima mite, l'Ogliastra viene definita isola nell'isola in quanto la geomorfologia del territorio la incastona nella Sardegna delimitandola ad Oriente dal mare e nella restante parte dai monti. L'Ogliastra ha probabilmente origine nel Neolitico, tracce di insediamenti umani sono state rinvenute nel Supramonte di Baunei. Si ipotizza potessero essere navigatori colonizzatori provenienti dall'Africa che trovarono in Ogliastra terra ricca di selvaggina e adatta a praticare la pesca lungo i km di costa che la costituiscono. La pastorizia e l'agricoltura fu praticata soprattutto nelle zone interne, dove i primi colonizzatori dovettero spostarsi per difendersi dalle continue invasioni provenienti dal mare. Nasce quindi qui la tradizione agro pastorale dell'Ogliastra che ancora oggi espressione dell'economia tipica di molte zone del suo interno. Le dimore costruite sulle alture vennero perfezionate fino a diventare i famosi Nuraghi, di cui si trova traccia un po' in tutta la Provincia. I Nuraghi erano non solo dimora, ma anche vere e proprie fortezze erte in difesa delle invasioni dei pirati. Di questa epoca si tramandano a noi molti utensili, usati per la caccia e per la vita quotidiana, testimonianze di culti pagani dell'età nuragica e pre nuragica. I Punici ed i Fenici invasero ed occuparono l'Ogliastra nel VII secolo a.C., ma fu solo nel III secolo a.C. che i Romani la colonizzarono nelle fasce costiere, non riuscendo però a penetrare all'interno per via delle asperità del territorio e delle difese sviluppate dalle popolazioni indigene. Nel 455 la Sardegna intera venne invasa dai vandali, sottraendola all'egemonia dell'Impero Romano. Ma fu solo intorno al X secolo che per intervento del Papa i vandali arabi furono scacciati con l'aiuto delle Repubbliche di Genova e di Pisa. E' in quel periodo che nasce il Giudicato di Ogliastra, retto dal pisano Sismondi. Il dominio pisano termina con l'arrivo degli aragonesi. La dominazione spagnola termina nel XVIII secolo, con l'arrivo degli austriaci, ma ben presto dal 1720 al 1861 la Sardegna intera passa ai duchi di Savoia, durante il periodo del Regno di Sardegna in tutta la Sardegna e in Ogliastra vennero abbattuti le millenarie foreste che caratterizzavano tutto il territorio per la produzione di traversine per le ferrovie e carbone. Nel 1807 Tortolì divenne capoluogo della Prefettura d'Ogliastra. Ma dopo alcuni anni venne cancellata, rimase in vita la Provincia di Lanusei che in origine era annessa a quella di Cagliari, diventando circondario della Provincia di Cagliari. Nel 1927 furono soppressi molti circondari e da allora l'Ogliastra fece parte della Provincia i Nuoro fino al 2001, anno in cui fu costituita la nuova Provincia dell'Ogliastra.
Comuni d'Ogliastra
Il nome Arzana secondo alcuni deriverebbe da “Arthana” che significa vento gelido. Per altri studiosi deriverebbe dal latino “Aer sana”, cioè aria salubre. Per altri ancora deriverebbe dalla città etrusca “Artana”, infatti vari storici affermano che questo piccolo centro sia di origine etrusca. Arzana sorge ad una altitudine di 672 mt sul livello del mare, dal quale dista appena 26 km, il paese è posto in una splendida posizione sul costone del bosco di M. idolo, esposta al Mezzogiorno, con la splendida posizione panoramica a belvedere di Bruncu Evane . Il territorio comunale di Arzana è uno dei più vasti dell'Ogliastra, si estende per circa 16.250 ettari. L estensione maggiore è quella attorno al centro abitato, situato a mezza costa del Monte Idòlo, fino a raggiungere il confine con Desulo ed Aritzo a nord ovest, con Villagrande a nord, ad est con Elini e Tortolì, a sud est con Ilbono, a sud con Lanusei e Gairo, e a sud ovest con Seulo e Seui. Altri possedimenti sono costituiti dai terreni adibiti quasi interamente a pascoli ubicati nella zona di Quirra, al confine con Villaputzu .
Bari Sardo (in sardo Barì) è un comune di 3.871 abitanti della provincia dell'Ogliastra.
Visitare l'Ogliastra sarà anche scoprire il sua Artigianato tipico. L'Ogliastra produce ancora un artigianato di tipo tradizionale. La sua storia ci porta all'epoca nuragica, quando gli utensili venivano costruiti in maniera semplice e funzionale ed ancora oggi questa semplicità caratterizza la produzione artigianale di tutta la Sardegna e dell'Ogliastra. Visitare l'Ogliastra sarà anche scoprire il sua Artigianato tipico. L'Ogliastra produce ancora un artigianato di tipo tradizionale. La sua storia ci porta all'epoca nuragica, quando gli utensili venivano costruiti in maniera semplice e funzionale ed ancora oggi questa semplicità caratterizza la produzione artigianale di tutta la Sardegna e dell'Ogliastra. Tipica produzione artigianale sono i cesti e panieri in vimini, esportati in tutta Europa, facenti parte della più antica tradizione sarda i cesti vengono realizzati come ornamento o contenitori di cibi. Spesso usati per l'esposizione dei dolci tipici durante le festività o le cerimonie in famiglia. Vengono realizzati secondo la tecnica a spirale, si parte da un ordito a spirale sul quale si intreccia della paglia che viene cucita con un ago di ferro. La paglia utilizzata è generalmente colorata e il suo intreccio produce disegni e forme tipiche della cultura sarda. La ceramica sarda è un'altra espressione dell'artigianato locale che ovunque in Ogliastra potrete ammirare. La produzione di ceramica moderna che potrete ammirare anche in Ogliastra padelle stoviglie destinate all'uso quotidiano in terracotta al vasellame ornamentale, tutto creato e disegnato con lo stile tradizionale sardo risalente ai primi insediamenti. La produzione tessile in Sardegna è espressione delle attività storicamente legate alla tradizione sarda: l'agricoltura e la pastorizia. Semplici produzioni e filati vengono intessuti spesso ancora nei tradizionali telai in legno che in molte aziende tessili sono ancora presenti e affascinano con il sapore del tempo antico che impersonano. La tessitura su telaio verticale è piana con trama a vista. I tessuti in Ogliastra sono generalmente prodotti con lana ovina, le fibre tessili di origine vegetale sono il lino, il cotone e la canapa. Di grande interesse per gli amanti dell'artigianato tipico, i prodotti tessili in Ogliastra hanno origine dal lontano medioevo. Il ricamo è presente nella tradizione artigianale ogliastrini, soprattutto per la realizzazione di coperte, tappeti, tovaglie e corredo per la casa in genere. Di particolare attrazione e bellezza sono i ricami di cui sono pieni gli abiti tradizionali sardi. L'abito tradizionale sardo femminile è ricco di ricami e di colori e grazie alla fantasia delle abili artigiane sarde il ricamo in essi trova grande espressione. Da non dimenticare anche la produzione di fazzoletti tipici di alcune vesti sarde usate nel quotidiano, soprattutto in seta, di coperture per mobili e cassapanche e cuscini. La lavorazione del legno è stata un'importante fonte di reddito per gli artigiani locali. Il castagno è molto usato per la produzione di mobili e cassapanche ma anche il noce o il rovere. Di particolare interesse troverete le sculture in legno prodotte soprattutto nella Barbagia centrale che vengono commercializzate in Ogliastra, rappresentanti maschere carnevalesche lignee. Tipica la produzione di sgabelli in legno intagliati nello schienale che vengono rifiniti con la paglia nella parte della seduta. Sicuramente bellissimi i taglieri e i porta carne realizzati in legno intagliato prodotti in Ogliastra che spesso vengono esposti per bellezza o utilizzati per la loro reale funzione, quella di servire gli arrosti fumanti di carni allo spiedo. Discorso a parte va fatto per la produzione in sughero, fondamentale per l'artigianato di tutta la Sardegna. Oggetti, souvenir, rivestimenti di ceramiche e bottiglie fatti di sughero di quercia vengono commercializzati come espressione tipica dell'artigianato locale e dell'intera isola. Un settore in piena espansione dell'artigianato tipico sicuramente quella dei maestri coltellai, che producono le cosiddette pattade, coltello tipico sardo a serramanico, detto anche "arresoa" La lama è in acciaio, lunga ed affilata, generalmente liscia ma in alcuni casi lavorata con fantasiosi intarsi. Il manico può essere di corno di cervo o di montone, pazientemente intagliato da artigiani che hanno portato ai giorni nostri una fine arte tramandata nei secoli.
L'Ogliastra è anche meta di turismo gastronomico, la sua economia tradizionale legata al mondo della pastorizia e dell'agricoltura ha fatto sì che nei secoli si sia sviluppata una tradizione gastronomica conosciuta ed esportata in tutto il mondo. Tipico prodotto della gastronomia ogliastrina è il pane, lavorato pazientemente che assume le forme irregolari che ricordano l'irregolarità morfologia della terra da cui origina. Il tipico pane pastadura lavorato e scolpito come una vera opera d'arte ed esposto nelle tavole della festa e delle cerimonie importanti. Ancora oggi la tradizione vuole che durante gli eventi importanti venga servita nelle tavole per arricchire con la sua bellezza ed i suoi sapori il gusto del mangiare tipico ogliastrino. In molti panifici si produce il pane tipico "carasau", noto anche come pane carta musica, nelle sue varianti sottili e grossi o guttiau (con l'aggiunta di olio e sale), composto da un impasto semplice di farina di grano duro, olio e sale ed acqua, richiede una lunga preparazione. Può essere consumato secco o inumidito nell'acqua. Altri tipici prodotti Ogliastrini sono gli antipasti di salumi e formaggi pecorini e caprini. Il tipico antipasto delle tavole è costituito dai famosi salumi, accompagnati da formaggi di varia stagionatura. Di rilievo ed importanza la produzione di prosciutto di Talana, Arzana, Villagrande ed Urzulei. Le salsicce secche e la preparazione del tipico guanciale sardo sono espressione di allevamenti di bestiame allo stato brado, che nelle montagne del Gennargentu pascolano e si alimentano in modo naturale, conferendo ai salumi che si producono in Ogliastra una qualità ed un sapore unico ed inconfondibile. In quasi tutti i paesi della Provincia si preparano le "coccoi", simili a delle foacce, contenenti spesso cipolla, zucca e farina. A seconda della loro provenienza possono variare ed avere anche i pomodori, del formaggio fresco, delle zucchine. Vengono cotte nel forno a legna e spesso vengono esibite nelle sagre tipiche dei paesi. Tra i primi piatti tipici Ogliastrini non si può non citare il famoso "culurgiones" che viene preparato con un impasto di patate, pecorino e menta, racchiuso nella pasta con una forma a "pesce" chiusa da una spirale che mani laboriose ed antiche tradizioni hanno tramandato fino ai giorni nostri. Ci sono varianti nella preparazione dell'impasto, in alcuni paesi viene aggiunta la cipolla, in altri l'aglio. Il risultato è comunque un piatto delizioso per il palato e per la vista. Questo particolare tipo di agnolotto viene generalmente condito con il sugo di pomodoro fresco, anche se molto apprezzata è stata negli ultimi anni la variante con i funghi porcini, spesso proposti soprattutto ad Arzana, terra ricca di porcini che vede ogni anno l'organizzazione della Sagra del Porcino. Da menzionare anche la produzione dei tipici malloreddus o maccarronis de ungra, i famosi gnocchetti sardi. Preparati soprattutto in montagna, ed in particolare a Villagrande, Is Gathulis sono degli anelli di patate e formaggio fresco che vengono fritti. Ogni anno a Villagrande viene effettuata la Sagra dei Gathulis. Le carni tradizionalmente servite in Sardegna sono i famosi arrosti allo spiedo di maialetto (su porceddu), l'agnello, il capretto. La preparazione tipica allo spiedo viene spesso presentata nelle sagre di paese un po' ovunque in tutte le località. Le carni di allevamento possono essere anche tradizionalmente stufate, la famosa pecora in cappotto preparata nelle serate invernali è presente nella cucina ogliastrina. La cultura culinaria Ogliastrina prevede inoltre la preparazione della trattalia e della treccia, entrambe preparate allo spiedo con le budella lavate della pecora, dell'agnello e del capretto. La trattalia prevede l'inserimento del cuore, del fegato, del polmone e del lardo, la treccia è realizzata con la pancia della pecora, tagliata a strisce sottili. Entrambe possono essere anche cucinate allo spiedo o nel tegame. Fomaggi di ogni tipo e qualità sono presenti nelle tavole ogliastrini, da freschi pecorini e caprini agli stagionati. Tipico è anche il cuaglio "su caggiu" stomaco del capretto, ripieno di latte di capra essiccato. Ricotta, case vita, casu axedu, sono tipici esempi di formaggi freschi che vengono serviti nelle tavole sia come fino pasto, sia come antipasti. La ricotta viene utilizzata anche per al preparazione di dolci tipici, come is pardulas, dolce a pasta ripiena di formaggio dolce o appunto ricotta. Is pardulas venivano in origine preparate per le festivià pasquali ma possono sempre essere trovate nelle pasticcerie tipiche dell'Ogliastra. Altro dolce tipico sono is papassinus, contenenti mandorle, uvetta e generalmente ricoperti di glassa di zucchero. La preparazione ogliastrina di dolci prevede anche i famosi pistoccusu o biscotti sardi, di forma simile a dei grossi savoiardi ma più teneri, usati anche per accompagnare il caffè nelle case di tutta l'Ogliastra
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Come arrivare in Sardegna e raggiungere l'Ogliastra, in traghetto o in aereo